Sindrome da stress tibiale mediale nei danzatori
Le tibie sono ossa lunghe che hanno uno stretto rapporto col mondo del ballo, rappresentano forse la componente più a rischio di trauma delle gambe di un danzatore.
Ecco una semplice guida per il ballerino al recupero dagli infortuni nella zona tibiale.
La sindrome da stress tibiale mediale è una delle lesioni da stress più diffuse che colpiscono i ballerini, e in particolare le danzatrici di classico.
Questa sindrome tibiale rappresenta una delle lesioni da uso eccessivo più frequenti, spesso causata da stress ripetitivi sul tessuto muscolare che circonda la tibia.
Questa sindrome da stress tibiale mediale può essere molto dolorosa; a causa di questa tensione il rivestimento della tibia e i muscoli della parte inferiore delle gambe si infiammano, in alcuni casi gravi cronicamente, impedendo loro di funzionare correttamente come ammortizzatori.
L’infiammazione del tessuto connettivo e dei muscoli tibiali è caratterizzata da un dolore bruciante, spesso lancinante che corre su e giù per il lato interno dell’osso tibiale.
Senza il trattamento e il riposo appropriati, le infiammazioni tibiali possono persistere per settimane o mesi.
La maggior parte delle volte, la causa della sindrome tibiale è un uso eccessivo o un improvviso aumento del livello di esercizio, l’abuso o l’utilizzo scorretto dei determinati muscoli inerenti al tratto della tibia.
Anche la genetica di un individuo può svolgere un ruolo importante a tal proposito, così come per l’anca a scatto, poiché i ballerini che hanno tendini di Achille corti, articolazioni troppo mobili o polpacci stretti sono spesso a maggior rischio di lesioni e successive infiammazioni ai muscoli all’altezza delle tibie.
Un altro fattore chiave che contribuisce alla formazione d è l’uso di una tecnica impropria: tecniche di allenamento errate, come non riuscire ad abbassare i talloni in un plié durante il salto o la pronazione delle caviglie, mettono a dura prova i muscoli gemelli (polpaccio).
Pur essendo una condizione fastidiosa, fortunatamente questa infiammazione non è difficile da curare: il riposo è la componente più cruciale della terapia.
Se continui a sovraccaricare i muscoli della parte inferiore della gamba, potresti scoprire che i tuoi stinchi persistono più a lungo, sono più dolorosi e possono persino progredire in fratture da stress, che sono un tipo di lesione ancor più grave.
È essenziale riposare a sufficienza evitando faticosi esercizi sulle punte e salti, finché le gambe non si sono riprese al 100%.
Altra cosa importante è raffreddare l’area per ridurre l’infiammazione, utilizzare il nastro kinesiotaping e impegnarsi in un programma di stretching che aiuterà i muscoli a rilassarsi e offrirà sollievo dal dolore persistente e cronicizzato.
E’ facile evitare l’aggravarsi o anche la formazione della sindrome infiammatoria delle tibie, semplicemente affrontando i difetti tecnici che mettono a dura prova i polpacci.
Questa è la forma di prevenzione più efficace che si possa adottare.
Mentre balli sulle punte, è poi importante ricordare di muovere i piedi durante l’esecuzione del relevé e del plié, per assicurarsi che la parte inferiore delle gambe sia allineata correttamente e di spingere i talloni verso il basso dopo il salto per evitare ulteriori danni.
Il salto mette a dura prova i fianchi e i polpacci di un ballerino, aree che dovrebbero ricevere un’attenzione speciale quando si tratta di stretching poiché sono più suscettibili agli effetti dello stress e relativi traumi o infiammazioni.
Sebbene il riposo e il reset muscolare siano i trattamenti più efficaci, è importante che i ballerini consultino un medico (osteopata, chiropratico), se in particolare i sintomi persistono